lauree umanistiche

Lauree umanistiche e sbocchi professionali: dati, pregiudizi e falsi miti

Competenze umanistiche e lavoro: una coppia che non funziona? Ecco cosa dicono i numeri.

Data:

18 Novembre 2022

Tempo di lettura:

2 min

Competenze umanistiche e lavoro: una coppia che non funziona? Ecco cosa dicono i numeri.

Ogni volta che si parla di lauree umanistiche molti sono scettici in relazione alle reali possibilità e opportunità lavorative esistenti. La maggior parte dei corsi come linguistica o lettere, anche se molto interessanti, vengono considerati poco calati nella realtà del mondo del lavoro: ma è ancora così?  

Grazie al Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere e dall’ANPAL, una tra le maggiori fonti disponibili in Italia sul tema del mercato del lavoro, abbiamo a disposizione previsioni quinquennali sul fabbisogno occupazionale. Il modello consente di prevedere l’evoluzione dell’occupazione per 35 settori e di derivare il fabbisogno occupazionale per area professionale, livello di istruzione e principali indirizzi formativi.  

Chi non è convinto degli sbocchi professionali legati ai corsi di laurea in materie umanistiche può trovarvi un dato molto incoraggiante per il periodo 2022-2026. A fronte di una media annua di 12.400 neolaureati in ambito letterario, filosofico, storico e statistico, esiste un fabbisogno medio annuo, da parte delle aziende che sono sul mercato, di 14.700 lavoratori.  

Che cosa possiamo leggere da questi dati? Che i laureati in materie umanistiche saranno sempre più assorbiti dalle aziende perché, numeri a parte, posseggono alcune “qualità professionali” che agli altri laureati mancano. Gli studi in lettere o in filosofia, infatti, favoriscono lo sviluppo di una serie di soft skills che diventeranno sempre più indispensabili per trovare un’occupazione nel mercato di domani come creatività, flessibilità, problem solving, empatia, capacità di pensare fuori dagli schemi.  

La situazione è cambiata molto grazie all’avvento del digitale; infatti, le industrie del tech si stanno rivelando tra le più “affamate” di laureati in possesso delle competenze fornite dagli studi umanistici. Il motivo è legato alla tipologia di approccio che hanno i laureati in ambito umanistico e che può essere decisiva anche in settori che sembrano apparentemente poco interessati a questo genere di profilo. Per esempio, le facoltà umanistiche ti permettono di avere una cultura più ampia, molto utile sia dal punto di vista relazionale che lavorativo; oppure ti permettono di aumentare le capacità di comprensione e analisi, sviluppando un miglior pensiero critico che è indispensabile in tutti i ruoli e settori.  

Vuoi scoprire di più sulle lauree ad indirizzo umanistico, filosofico, storico e artistico? Puoi trovare le loro descrizioni, i principali sbocchi professionali e dove studiare tra le schede di excelsiorienta. 

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