Via libera alla legge firmata dal Ministro Valditara, con interessanti novità per l’istruzione tecnico-professionale.
Il governo italiano ha recentemente dato il via libera al disegno di legge che prevede una significativa riforma degli istituti tecnici e professionali: un’iniziativa ambiziosa portata al tavolo del Consiglio dei ministri il 18 settembre.
La Riforma rappresenta un’importante spinta per l’istruzione tecnico-professionale in Italia, con l’obiettivo di affrontare alcune delle maggiori sfide presenti e future. Valditara ha tenuto a sottolineare che questa riforma mira a “dare un futuro ai tanti giovani che non ce l’hanno, o che non vedono prospettive adeguate rispetto alle loro professionalità e ai loro talenti”. Allo stesso tempo, la riforma intende sostenere la competitività del sistema produttivo italiano, contrastando la crescente difficoltà delle aziende nella ricerca di competenze e profili in linea con le esigenze del mercato.
I cinque punti chiave della riforma includono:
- Percorsi quadriennali: l’obiettivo è ridurre la durata degli studi superiori da cinque a quattro anni. Questa modifica consentirà una maggiore flessibilità nel percorso educativo degli studenti. Un elemento chiave di questa nuova filiera educativa è anche la possibilità di aggiungere due annualità per l’ITS Academy, seguendo il modello 4+2.
- Rafforzamento delle materie di base: la riforma si impegna a migliorare l’istruzione nelle materie fondamentali come italiano e matematica, fornendo agli studenti una base solida per il futuro.
- Apprendistato formativo: verrà promosso con più forza l’apprendistato formativo di primo livello per studenti dai 15 anni in su, offrendo loro opportunità di crescere direttamente sul campo.
- Alternanza scuola-lavoro: il numero di ore dedicate all’alternanza tra scuola e lavoro verrà aumentato, arrivando potenzialmente a 400 ore nel triennio. Questo permetterà agli studenti di acquisire esperienza pratica nel mondo del lavoro.
- Coinvolgimento di professionisti ed esperti: si introdurranno docenti provenienti dal mondo produttivo e professionale per arricchire l’offerta didattica, in particolare nelle attività laboratoriali.
La stretta connessione con il mondo del lavoro è enfatizzata attraverso l’apprendistato formativo e un aumento delle ore “on the job”. Inoltre, la riforma promuoverà l’internazionalizzazione, consentendo agli studenti di partecipare a scambi internazionali, visite e soggiorni di studio, nonché stage all’estero.
In conclusione, la Riforma Valditara rappresenta un passo significativo verso un sistema educativo flessibile e in linea con le attuali evoluzioni del mercato e dei settori professionali, fornendo agli studenti le competenze necessarie per affrontare le sfide del lavoro e contribuire alla crescita del Paese.
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