Terzo appuntamento con la rubrica dedicata alle interviste a figure di rilievo del mondo camerale, per raccogliere il loro punto di vista su competenze, lavoro e imprenditorialità.
Nel pieno della stagione che fa registrare il maggior numero di richieste di iscrizione inviate alle Università e agli ITS, ecco il terzo appuntamento della rubrica che vede come protagoniste figure di rilievo del mondo camerale. Personalità che hanno un punto di vista privilegiato sulle competenze richieste dal mondo del lavoro, sui settori maggiormente attrattivi per i giovani e sul tema dell’imprenditorialità. L’obiettivo è quello di aiutare e supportare i giovani che oggi si trovano davanti alla scelta fondamentale di quale percorso formativo intraprendere.
Per questo, abbiamo intervistato Loretta Credaro, Presidente della Camera di Commercio di Sondrio e Vicepresidente Vicario dell’Unione Agenti Axa Assicurazioni.
Guardando indietro alla Sua storia professionale, quale scelta è stata per Lei importante nell’indirizzare il Suo percorso di carriera? Se c’è stato un momento che ha avuto maggior peso, ce lo racconta?
Io ritengo di essere stata molto fortunata perché la strada che mi avrebbe portato a quella che oggi è la mia attività principale, quella di assicuratrice, l’avevo ben chiara da quando avevo 13 anni. Questa chiarezza di intenti è stata la conseguenza di un periodo familiare difficile, in cui vedevo mio padre molto in difficoltà. Momento per fortuna superato grazie ad un assicuratore, che è riuscito a fargli tornare il sorriso. Ovviamente questo episodio mi ha aiutata a capire quale sarebbe stata la mia strada. La motivazione è stata fondamentale, assieme alla voglia di essere indipendente.
Quali sono, secondo Lei, le caratteristiche del mondo del lavoro di oggi di cui le ragazze e i ragazzi devono avere consapevolezza?
È fondamentale per me che i giovani analizzino con attenzione il contesto in cui vivono e che capiscano quali sono le effettive e concrete opportunità che il mondo del lavoro può offrire loro, soprattutto valutando mansioni tecniche e specifiche. Ad esempio, noi viviamo in un Paese dove il turismo rappresenta un asset importante e in questo settore si possono trovare molte occasioni lavorative, a tutti i livelli. Nel turismo come anche in altri ambiti, si sente la mancanza di mano d’opera qualificata, il che può aprire un mondo di opportunità. Se dovessi usare poche parole che racchiudano il mio pensiero sarebbero “fate una scelta che sia consapevole delle vostre attitudini e delle opportunità che vi circondano”.
Lei è imprenditrice nel mondo assicurativo. Cosa può offrire questo settore alle ragazze e ai ragazzi, in questo particolare momento storico? Insomma, perché dovrebbero sceglierlo tra gli altri?
Oggi come oggi il settore è diventato sicuramente più competitivo e impegnativo rispetto al passato, a causa di una serie di nuove normative. Di certo è ancora un mercato interessante per chi ha spiccate capacità comunicative e per chi non ha paura del confronto con gli altri. Inoltre, è un settore che è ancora attrattivo dal punto di vista economico e ti permette di gestire il tuo tempo in modo flessibile. In generale, credo che tutto il settore delle “vendite” possa essere terreno fertile per i nostri giovani. La cosa importante è lavorare seriamente e caparbiamente, con il massimo impegno.
Lei è Vice Presidente nazionale di Confcommercio con delega alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Come può un grande evento come quello delle Olimpiadi essere un’opportunità per i giovani che entrano ora nel mercato del lavoro (o che vi entreranno a breve)?
Sarà sicuramente un evento incredibile, di portata mondiale per tutti. Ovviamente partendo dal settore turistico possiamo immaginare che grazie a questa manifestazione si apriranno molteplici prospettive. Questo evento sarà di certo un volano economico non indifferente; un po’ come successo con Expo, che ha fatto registrare risultati molto positivi dal punto di vista dell’occupazione e delle opportunità che ha creato. La Milano e la Lombardia di oggi sono state fortemente trasformate da Expo e sono certa che sarà lo stesso per le Olimpiadi. Certo, i giovani devono essere pronti dal punto di vista delle lingue straniere, perché quella conoscenza resta la base per queste tipologie di lavoro. Oltre al turismo, ci sono poi i lavori legati alla comunicazione, perché qualcuno dovrà fare uno storytelling di queste Olimpiadi. E in questo momento anche il settore infrastrutture è molto attivo, perché dobbiamo farci trovare pronti.
Quali sono le competenze e le skill fondamentali che i giovani devono assolutamente sviluppare nel loro percorso formativo per entrare con successo nel mercato del lavoro?
Io sono convinta che innanzitutto la conoscenza delle lingue sia una competenza molto importante. Pensare oggi di affrontare qualunque settore nel mercato del lavoro, senza masticare bene almeno l’inglese diventa molto difficile. Inoltre, credo che nel mondo di oggi saper comunicare bene e relazionarsi con gli altri sia indispensabile. In ultima analisi, non tralascerei le capacità matematiche di base e un’infarinatura sul funzionamento del sistema finanziario. Lo dico soprattutto per le ragazze e i ragazzi che spesso non se ne interessano: al contrario, può essere molto utile sapere cosa sia una copertura assicurativa e/o come fare un piano di investimenti per il futuro.
In conclusione, quale consiglio darebbe a chi vorrebbe mettersi in proprio e creare una propria start-up?
Il mio consiglio in generale è di “buttare il cuore oltre l’ostacolo”, per davvero. Inoltre, è molto importante avere delle basi e strutturarsi bene per essere in grado di superare eventuali problemi che ci possono essere lungo il cammino, e poi non può mancare una grande voglia di fare. Senza quella non si va da nessuna parte.
Se sei interessato a diventare imprenditrice o imprenditore leggi la “Guida all’imprenditorialità”.