Job Talk Tania Comi

Job Talk con Tania Comi, social media manager

Comunicazione, digitale, innovazione: oggi scopriamo insieme la figura di social media manager. Grazie alla testimonianza di una giovane professionista con cui abbiamo scambiato qualche parola.

Data:

21 Febbraio 2023

Tempo di lettura:

3 min

Comunicazione, digitale, innovazione: oggi scopriamo insieme la figura di social media manager. Grazie alla testimonianza di una giovane professionista con cui abbiamo scambiato qualche parola.

Oggi si apre una rubrica che vuole fornirvi consigli e indicazioni per decidere quale percorso formativo intraprendere, partendo dall’esperienza personale di alcuni professionisti. Nei prossimi mesi pubblicheremo una serie di interviste a figure provenienti da alcuni dei settori più in crescita: sostenibilità, digitale, sanità, energia.

Un viaggio nei percorsi lavorativi e formativi intrapresi da chi ha raggiunto i propri obiettivi attraverso scelte, studio, dedizione e lavoro sulle proprie competenze. 

Oggi intervistiamo Tania Comi, Marketing Expert e Social Media Manager. Ovvero la figura incaricata dalla propria azienda di gestire marketing, pubblicità e social.

Tania, raccontaci il tuo percorso formativo.

Dopo aver concluso il liceo classico nel 2006 ho iniziato l’università degli Studi di Milano, triennale in lettere, e poi la specializzazione in teoria e metodi della comunicazione con indirizzo giornalistico. È stata una formazione, anche dati i tempi, molto teorica: negli ultimi 10 anni la comunicazione si è evoluta tanto. Poi ho iniziato a lavorare quasi subito e il mestiere l’ho imparato di più sul campo. Continuando ad aggiornare le mie skill e le mie competenze, la mia formazione è andata di pari passo con il lavoro. Ancora adesso sto finendo un corso di aggiornamento sulla parte adv per i social, non si finisce mai.

Nel corso della tua formazione c’è mai stata una scelta o un bivio che è risultato fondamentale per la tua carriera?

Dopo la mia prima esperienza in una startup, mi è arrivata la chiamata da una rinomata casa di moda perché avevano bisogno di una figura che curasse i contenuti del sito. A 27 anni dopo 2 anni di lavoro, sapevo che quel passaggio mi avrebbe spostato definitivamente su una parte più strategica e di contenuti web. Ho scelto di cambiare e mi sono trovata ad avere sulle competenze digitali una posizione di livello rispetto all’expertise che c’era in azienda in quel momento. Da lì poi ho ricevuto una promozione, sono cresciuta e ho capito che quella era la mia strada. E ne è valsa la pena.

Se dovessi citare le caratteristiche personali che ti hanno aiutato a raggiungere i tuoi obiettivi professionali, quali sarebbero?

La tenacia. Io sono una che non si ferma davanti a nulla. Se ho in mente che voglio fare qualcosa, può succedere di tutto ma io quella cosa la farò. Anche i progetti complessi inizialmente li vivevo con ansia, ma non mi fermavo; con il tempo ho imparato a gestire l’ansia. L’altra caratteristica importante è la mia capacità di lavorare in team. Ho sempre dato grande importanza nelle scelte che ho fatto, a chi mi sarei trovata davanti, alle persone con cui avrei dovuto lavorare.

A che punto del tuo percorso sei riuscita ad acquisire le competenze che in questo momento sono fondamentali per riuscire bene nella tua professione? E quali sono?

Le competenze che acquisisci nei primi anni di lavoro dipendono molto da chi ti trovi davanti, dai mentor che ti scegli. Dopo, la formazione dipende da te e dalla tua voglia di migliorare. Se devo trovare un momento specifico nel mio percorso formativo, più che professionale, sicuramente la specialistica in comunicazione è servita per tutto ciò che sta alla base di una strategia di comunicazione solida. In sostanza l’università mi ha dato la base su cui ho aggiunto le competenze più specifiche della specialistica, ma le vere skill alla fine le ho imparate sul campo aggiornandomi continuamente.

C’è mai stato un momento di sconforto nel tuo percorso? Come lo hai superato?

I momenti più difficili erano legati ad un livello di stress molto alto che ho subito nel momento in cui mi sono allontanata dal mio “campo”. Mi occupavo di temi molto tecnici che non c’entravano con la strategia e il marketing. Ho deciso di spostarmi e di tornare in un ambito in cui mi sentivo più a mio agio: è importante capire cosa si vuole fare e dove si vuole andare.

Quali consigli daresti a chi vuole fare il tuo stesso lavoro?

Bisogna essere preparati e avere passione. Essere curiosi rispetto a ciò che accade nel mondo digital è un fattore chiave per sviluppare le competenze che il mercato richiede. E poi diversificare più possibile la formazione: devi saper fare un po’ di tutto in questo mondo, dal copy al marketing, alla conoscenza delle lingue, agli strumenti per fare video e foto.

Trova tutti i dati raccolti su questo ruolo nella scheda professionale Tecnico del Marketingvisitando questa pagina.

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