Ingegneri biomedici e bioingegneri

Ingegneri biomedici e bioingegneri: innovazione al servizio della salute

LA PROFESSIONE DEL MESE - Ingegneri biomedici e bioingegneri sono il punto di incontro tra il mondo dell’ingegneria e quello della medicina. Vediamo insieme le competenze richieste e i percorsi formativi.

Data:

9 Maggio 2025

Tempo di lettura:

2 min

Gli ingegneri biomedici e bioingegneri conducono ricerche e applicano conoscenze tecniche e scientifiche per sviluppare, progettare e realizzare organi artificiali, protesi, dispositivi diagnostici e terapeutici, sistemi informativi sanitari e tecnologie per la cura della salute umana. Si occupano anche della gestione e supervisione dei processi di progettazione e produzione, contribuendo all’innovazione tecnologica nel settore medico e ospedaliero. 
Questi professionisti rappresentano un punto di incontro tra il mondo dell’ingegneria e quello della medicina, offrendo soluzioni concrete ai bisogni di diagnosi, cura e riabilitazione dei pazienti. 

Competenze richieste 

Per operare come ingegnere biomedico è necessario possedere solide competenze in: 

  • Matematica, fisica e chimica per analizzare sistemi complessi. 
  • Progettazione meccanica ed elettronica applicata agli strumenti medici. 
  • Informatica e gestione dei dati clinici, per sviluppare sistemi informativi ospedalieri. 
  • Conoscenza dei materiali biocompatibili e delle normative di sicurezza. 
  • Problem solving, pensiero analitico e capacità di innovazione, fondamentali per adattarsi all’evoluzione delle tecnologie. 

Inoltre, è richiesta una spiccata attitudine al lavoro in team multidisciplinari e un forte orientamento alla ricerca applicata. 

Percorsi di studio 

Per intraprendere questa carriera è generalmente richiesto il conseguimento di una laurea triennale e/o magistrale in Ingegneria Biomedica o Bioingegneria. Gli indirizzi di studio maggiormente associati comprendono: 

  • Lauree nell’indirizzo Scienze biologiche e Biotecnologie
  • Lauree in Ingegneria dell’informazione, soprattutto per chi si occupa di sistemi informatici e dispositivi diagnostici. 

Molti professionisti proseguono la formazione con master di specializzazione o percorsi di dottorato, soprattutto se orientati alla ricerca e sviluppo. 

Prospettive occupazionali 

Secondo il Sistema Informativo Excelsior (scopri di più sulla pagina dedicata: Ingegneri biomedici e bioingegneri), la domanda di ingegneri biomedici è in crescita, spinta dal costante avanzamento tecnologico nel settore sanitario e dalla crescente domanda di soluzioni personalizzate per la salute. I principali ambiti di impiego sono:

  • Aziende produttrici di dispositivi medici. 
  • Ospedali e cliniche private. 
  • Centri di ricerca pubblici e privati. 
  • Università ed enti di formazione. 
  • Enti regolatori e di certificazione dei dispositivi sanitari. 

Le statistiche disponibili indicano un buon livello di opportunità occupazionali, anche grazie al costante ampliamento delle applicazioni della bioingegneria nei settori della telemedicina, della robotica chirurgica e della progettazione di bioprotesi. 

Perché scegliere questa professione 

Diventare ingegnere biomedico significa essere protagonisti dell’innovazione in campo medico, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone attraverso la tecnologia. È una professione ad alto contenuto scientifico e tecnologico, ma anche profondamente umana, che richiede curiosità, spirito di iniziativa e un forte senso etico. 

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